Umiltà e fede per accogliere Gesù
Dal vangelo secondo Luca (4,24-30)
LA PAROLA PER ME OGGI
«Come fate a scolpire figure cosi belle?», domandò un giorno a Michelangelo un visitatore. «Io non faccio nulla di speciale - rispose l'artista - tutto è già nel marmo: basta levare il superfluo, insistere con lo scalpello, levigar bene...».
Anche in noi c'è la possibilità di diventare amanti sinceri del Signore acquistando così la confidenza: basta levare le scorie dell'egoismo, insistere con lo scalpello della buona volontà, levigare bene il nostro spirito con la mortificazione e la preghiera.
LA PAROLA SI FA PREGHIERA
Naaman il Siro è sceso nelle acque fangose del Giordano e tu, Verbo fatto carne, tu non hai temuto di scendere nel fango dei miei peccati. Non lasciarmi, Signore, come sei partito da Nazaret; io ti grido che non sono degno di accoglierti sotto il mio tetto, ma voglio riconoscere l'inaudito miracolo della tua misericordia e dirti: Resta con noi, Signore, poiché la notte dell'odio e della disperazione già ricopre il mondo.