LA STORIA
Nata a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C. da una ricca famiglia, Santa Lucia è orfana di padre e da giovane viene promessa in matrimonio ad un patrizio. La madre di Lucia è gravemente ammalata, e nonostante le costose cure, non riesce a guarire. Lucia e sua madre Eutichia sono molto credenti e durante un pellegrinaggio al sepolcro di San’Agata, la invocano in preghiera affinchè aiuti la donna a sconfiggere la malattia. Mentre Lucia è assorta ha una visione: Sant’Agata le appare dicendole che può aiutare la madre a guarire e le preannuncia che un giorno sarà la Patrona della città di Siracusa. Al ritorno dal pellegrinaggio Eutichia guarisce, e Lucia decide di dedicare al sua vita al Signore. Comincia così a distribuire le ricchezze che possiede ai poveri e ai bisognosi che incontra. Il suo promesso sposo, indispettito per il rifiuto, la denuncia come appartenente alla religione cristiana. L’imperatore Diocleziano intanto emana i decreti che autorizzano la persecuzione dei cristiani. Santa Lucia viene quindi catturata e processata.
Davanti ai suoi accusatori sostiene fieramente di essere cristiana. Il proconsole minaccia la donna di mandarla tra le prostitute, ma Lucia gli tiene testa senza alcun cedimento. La donna è così decisa che riesce a mettere in difficoltà l’Arconte di Siracusa Pascasio. Viene sottoposta a tortura ma esce indenne da ogni ferita, riesca a sopravvivere anche alle fiamme. Quindi viene decapitata.