Dal vangelo secondo Giovanni (13,21-38)
In questo Martedì Santo siamo chiamati a prendere coscienza di quale valore e dignità e grandezza è il nostro essere uomini o donne, e cristiani, consapevoli che, anche nei momenti difficili in cui forse anche nella nostra vita si levano minacce o accuse o contrarietà, tutto in noi viene dal grande Amore di un Dio che ci è Padre e Madre nella forza e nella tenerezza con cui vuole sempre il nostro vero bene: un bene che si autentica quando viviamo il progetto di Dio a servizio non dell'egoismo, ma di quanto giova ai fratelli. Confessiamo allora tutto ciò che ci sfigura, il brutto che c’è in noi e nell’umanità, e chiediamo perdono