Dal vangelo secondo Matteo (26,14-25)
Disponiamo il cuore ad accogliere il Signore per essere in lui trasformati e consegnati ai nostri fratelli, come gli “azzimi”, come il “lievito nuovo”, come “l’agnello mansueto per l’olocausto”. Lasciamo che sia lui a nullificare, rimuovere, eliminare ogni “lievito vecchio” che è ancora in nostra proprietà, dentro la nostra anima, nelle sue fessure e nei suoi angoli più oscuri, in ogni luogo dove si annida e nasconde. Sia lui, il Signore, a distruggere e annientare gli istinti malvagi, le idolatrie che ci schiavizzano, le durezze del cuore e del volto, perché emerga la semplicità, l'umiltà, la rapidità nell'operare il bene.