Sono un uomo peccatore
Dal vangelo secondo Luca (5,1-11)
SPUNTI DI RIFLESSIONE
Nell'obbedienza alla Parola di Gesù Pietro scopre la potenza effettiva di colui che opera ciò che dice: cade alle ginocchia di Gesù, il Signore, e si scopre «uomo peccatore». Luca sa che si scoprirà ancora più peccatore in futuro. Sarà per grazia che lui confermerà nella fede i fratelli. Ma il recipiente di questa grazia è la scoperta che fa qui: il proprio peccato. Davanti alla verità di Dio e al suo dono di misericordia, l'uomo scopre la propria verità. Si sente lontano - per questo gli dice di allontanarsi da lui - e si vede perduto: sa di non essere quello che deve essere e si sente indegno. Non c'è rivelazione di Dio senza coscienza del proprio peccato: la sua infinita altezza si conosce contemporaneamente alla nostra infinita bassezza e solo da questa!
Un nuovo cammino
Di fronte al riconoscimento che Pietro fa della propria nullità ecco che il Signore risponde con parole meravigliose: «Non temere: d'ora in poi sarai pescatore di uomini ». I discepoli di Gesù hanno per scopo di trasportare nel mare dell'Amore di Dio che non conosce sponde, i pesciolini umani, di tirarli fuori dalle pozzanghere del peccato e farli guizzare nelle acque spumeggianti della grazia dove c'è la libertà di Dio. Gesù dà ai suoi apostoli l'incarico e l'autorità di pescare. Dispone perciò che i suoi discepoli abbiano a raggiungere gli uomini con la pazienza e con la costanza propria dei pescatori. Devono quindi continuamente pescare anime in ogni grado sociale, a ogni età. Questa e la loro missione.
«Ed essi, abbandonato tutto, lo seguirono». L'uomo per essere un vero pescatore di altri uomini deve avere il cuore e le mani libere. Non appartiene più al suo ambiente, al mondo in cui è vissuto. Cristo lo vuole a sua completa disposizione con una dedizione totale, con una disponibilità integrale.
«Lo seguirono». Ecco Gesù circondato da un gruppo di seguaci; gli appartengono totalmente, la loro vita ha trovato un nuovo centro, il loro lavoro una nuova finalità. Cristo è la loro sorte in vita e in morte, fin nella vita futura. Il seguire Gesù è quanto di più grande vi possa essere nella vita dell'uomo.