Entrare nel Regno di Dio è una grazia
Dal vangelo secondo Matteo (19,23-30)
SPUNTI DI RIFLESSIONE
La povertà non è soltanto un consiglio, ma diventa un ordine, quando i beni ostacolano. A riguardo delle ricchezze, anche legittime i vangeli insegnano: Gesù ha messo in guardia gli uomini contro l'ostacolo delle ricchezze per chi vuole entrare nella vita.
Si tratta di un insegnamento di Gesù rivolto ai discepoli, vivacemente espresso in una solenne massima (il cammello e l'ago). Con un paradosso viene affermata l'assoluta impossibilità che un uomo attaccato alla ricchezza giunga al porto della vita eterna. La ricchezza è intesa qui come realtà in cui l'uomo ripone sicurezza, come polo decisionale alternativo all'adesione totale a Gesù, in stretta antitesi con l'essere suo discepolo. Matteo, seguendo il testo di Marco aggancia questo tema a quello analogo ma più vasto della difficoltà di salvarsi. Non si tratta più della categoria dei ricchi, ma di tutti gli uomini. La domanda dei discepoli ha il solo scopo di inserire un altro detto del maestro, in origine indipendente da questo contesto: Dio può fare ciò che all'uomo è impossibile. La salvezza non è conquista autonoma dell'uomo, ma realizzazione divina. Trascende le possibilità e le risorse puramente umane e rientra nelle possibilità della grazia e del dono del Signore.