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Festa di Sant'Antonio di Padova

- Venerdì 31 Maggio

Ore 18:30 S. Rosario segue Santa Messa con inizio tredicina

- Mercoledì 12 Giugno

Ore 18:00 Benedizione dei Bambini con omaggio floreale al santo e benedizione con la reliquia di Sant'Antonio di Padova

- giovedì 13 Giugno - Festa di Sant'Antonio

SS. Messe ore 7:30 - 8:30 - 9:30 - 10:30 - 11:30

Ore 18:00 Santa Messa Solenne presieduta dal parroco Padre Giorgio Tassone

Ore 19:00 Processione per le vie della città

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Veglia di Pentecoste

Sabato 18 Maggio

Ore 21:00

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Cresime

11 Maggio
Ore 18:00 Cresime

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Vangelo del Giorno

Stupore e miracoli

Dal vangelo secondo Matteo (8,5-11)

SPUNTI DI RIFLESSIONE

Stupore
Gesù costata che solo un pagano crede senza esitazione al potere della Parola (cf. 27,54). E si stupisce! Di due cose il Signore si meraviglia: della nostra fede e della nostra mancanza di fede (Mc 6,6). Ambedue sono per lui qualcosa di inedito, con il carattere del «meraviglioso» o del «mostruoso». La nostra libertà lo sorprende: pone infatti qualcosa di imprevedibile, nuovo anche per lui. Dio non ce la toglie mai, neanche quando è contro di lui e contro di noi, il che per lui è peggio. è il dono più bello del creato, che rende la creatura simile al suo Creatore.
Radicalmente, la libertà si esprime nella fede o nella sfiducia, nel nostro acconsentire o meno alla comunione con lui.
Miracoli
I miracoli sono dei segni naturali che hanno un significato spirituale. Il segno è importante, anzi necessario, come le lettere dell'alfabeto per scrivere: ma ciò che conta è leggere cosa è scritto. Noi, feticisticamente, diamo importanza più ai miracoli che al loro significato: siamo attaccati al vantaggio materiale immediato che ne abbiamo. Ma i miracoli, visti in questo modo, non hanno grande valore. Non cambiano la realtà, se non momentaneamente: chi è guarito tornerà ad ammalarsi, chi è risuscitato tornerà a morire di nuovo! Ciò che vale non è il segno, che è transitorio e può anche essere piccolo, ma il significato, che è grande ed eterno.
Il miracolo è quindi un segno visibile di cui bisogna leggere il significato, invisibile.

LA PAROLA PER ME OGGI
Sulla scia del centurione vogliamo esercitarci, oggi, ad una fiducia che non ha bisogno di vedere. Ecco un piccolo esercizio: scegli una Parola, una piccola frase della liturgia odierna, custodiscila dentro, ripetendola più volte durante il giorno. Prova a vedere ciò che ti accade alla luce di questa piccola Parola e lascia che essa trasformi e trasfiguri il presente.

Gesù e il centurione

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